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Tutto su impianti di spegnimento a gas inerte: tipologie, vantaggi, rischi e molto altro

impianti di spegnimento a gas inerte

Gli impianti di spegnimento a gas inerte sono sistemi di protezione antincendio che utilizzano una miscela di gas non combustibili per ridurre la concentrazione di ossigeno in un ambiente, così da impedire l’innesco o la propagazione delle fiamme.

Questi impianti sono particolarmente adatti per la protezione di ambienti sensibili, come archivi, musei, data center, sale operatorie, ecc., dove l’uso di acqua o agenti chimici potrebbe danneggiare irreparabilmente i beni presenti.

Modalità di funzionamento degli impianti di spegnimento a gas inerte

Il principio di funzionamento degli impianti di spegnimento a gas inerte si basa sul fatto che il fuoco ha bisogno di tre elementi per svilupparsi: combustibile, ossigeno e calore.

Se uno di questi elementi viene eliminato o ridotto al di sotto di una certa soglia, il fuoco si spegne.

Gli impianti di spegnimento a gas inerte agiscono sull’elemento ossigeno, introducendo una miscela di gas non infiammabili (come azoto, argon o anidride carbonica) che abbassa la percentuale di ossigeno nell’ambiente protetto al di sotto del livello necessario per la combustione.

Il gas inerte viene rilasciato nel momento in cui un incendio viene rilevato, normalmente tramite un sistema di rilevamento automatico che attiva l’impianto di spegnimento.

In questo modo, il fuoco viene soffocato senza danneggiare i materiali presenti.

 

Composizione di un impianto a gas inerte

Un impianto di spegnimento a gas inerte è composto da diversi componenti principali. Ecco una descrizione dettagliata dei principali componenti di tali sistemi:

Sorgente di gas inerte

La sorgente di gas inerte è solitamente un insieme di bombole pressurizzate che contengono il gas inerte. Queste bombole possono contenere gas come argon, azoto, o una miscela di questi (come l’Inergen).

Sistema di rilascio

l sistema di rilascio controlla il flusso di gas inerte dalle bombole all’area protetta. Di solito, questo sistema comprende valvole di non ritorno, tubature, e ugelli di scarico progettati per distribuire il gas in modo uniforme in tutta l’area.

Sistema di rilevamento e controllo

Include rilevatori di fumo e calore e un pannello di controllo che monitora le condizioni ambientali e attiva il sistema di rilascio quando viene rilevato un incendio. Può anche includere allarmi sonori e visivi per avvisare le persone presenti.

Barriere e sigilli

Per garantire che il gas inerte rimanga nell’area protetta a lungo abbastanza da soffocare l’incendio, l’area potrebbe necessitare di barriere o sigilli. Questi possono includere porte antincendio, sigilli intorno a condotti e tubazioni, e altre misure di contenimento.

Sistemi di ventilazione di sicurezza

Dopo che un incendio è stato spento, il gas inerte deve essere rimosso in sicurezza dall’area. Questo viene di solito realizzato attraverso sistemi di ventilazione di sicurezza, che possono anche essere utilizzati per controllare la pressione nell’area durante il rilascio del gas.

Manutenzione e dispositivi di controllo

Sono inclusi dispositivi di controllo della pressione delle bombole, di controllo del flusso del gas, nonché strumenti per la manutenzione regolare dell’impianto e il controllo delle sue prestazioni.

È importante notare che la configurazione esatta di un impianto di spegnimento a gas inerte può variare a seconda delle esigenze specifiche dell’area che deve essere protetta.

 

I tipi di gas utilizzati

Ci sono vari tipi di gas inerti utilizzati in questi impianti. Alcuni dei più comuni sono:

Argon (Ar): questo gas inerte è utilizzato nella sua forma pura o in combinazione con altri gas.

È completamente inoffensivo per l’ambiente e non reagisce chimicamente con altri materiali.

Azoto (N2): anche l’azoto è un gas inerte utilizzato in questi impianti. È efficace e sicuro, ma può richiedere una maggiore quantità di gas per raggiungere lo stesso effetto dell’argon.

Inergen: si tratta di una miscela brevettata di gas inerti, composta da argon, azoto e una piccola percentuale di anidride carbonica. L’anidride carbonica viene aggiunta per stimolare la respirazione umana in caso di rilascio del gas, garantendo una maggiore sicurezza per le persone presenti.

 

Vantaggi degli impianti di spegnimento a gas inerte

I vantaggi degli impianti di spegnimento a gas inerte sono legati principalmente alla loro sostenibilità ambientale.

Infatti, si tratta di una soluzione ecologica, in quanto i gas utilizzati sono naturalmente presenti nell’atmosfera e non hanno effetti nocivi sull’ambiente o sull’uomo.

Argon e azoto non danneggiano i materiali più delicati, sono puliti, efficaci e privi di impatto ambientale (GWP nullo) e con nessun effetto di depauperamento dell’ozono (ODP zero).

Inoltre, sono dielettrici, non sporcano, non inquinano, non danneggiano ed assicurano una protezione sicura ed efficace ai beni protetti.

Inoltre, i gas inerti non lasciano residui o scorie dopo l’attivazione dell’impianto; quindi, non richiedono operazioni di pulizia o manutenzione particolari.

Gli impianti di spegnimento a gas inerte sono da considerarsi quindi dei sistemi a clean agent (agenti puliti), così definiti perché il loro uso assicura un processo di spegnimento di tipo rapido e pulito, non rilasciando alcun tipo di residuo nell’area in cui viene erogato.

Infatti, dopo che l’agente estinguente viene scaricato, può essere rimosso dallo spazio protetto attraverso una semplice ventilazione, permettendo di riprendere rapidamente le normali operazioni.

 

Il Rischio connesso alla sottrazione dell’ossigeno

Esiste in pratica un solo grande svantaggio nell’utilizzo degli impianti a gas inerte, che tuttavia è piuttosto grave e va valutato. Come abbiamo detto, il sistema di spegnimento agisce per saturazione dell’ambiente.

Infatti per spegnere l’incendio, si sostituisce gradatamente il gas inerte all’ossigeno presente in un ambiente.

Questo porta la concentrazione dell’ossigeno al di sotto della soglia di tolleranza dell’uomo e, se tutte le misure di sicurezza non sono rigorosamente rispettate, si rischia di incorrere in incidenti mortali come quello dell’Archivio di Stato di Arezzo del 2018, costato la vita a due impiegati, di cui abbiamo parlato diffusamente qui

Esistono delle misure per arginare questo pericolo?

Sì. 

Il team di F.I.A.M.M.A. propone alcune misure compensative per far fronte ai pericoli dovuti alla possibilità di asfissia derivante da una scarica accidentale o una scarica voluta. 

La prima proposta è sicuramente l’installazione di un impianto di rivelazione di ossigeno, sia nel locale bombole (se si trova in uno spazio interno) sia nel locale protetto da impianto di spegnimento a gas inerte. 

Un’altra possibilità è quella di installare un impianto di ricambio naturale o forzato dell’aria del locale dove sono contenute le bombole, da attivare manualmente in caso di segnalazione del monitoraggio di ossigeno. 

Questa tipologia di impianti è caldamente consigliata dai Comandi dei Vigili del Fuoco, che hanno richiesto agli enti dotati di questi impianti, tramite comunicazioni ufficiali, di procedere ad una rivalutazione dei rischi connessi all’utilizzo degli estinguenti gassosi che sottraggono ossigeno

Come ben specificato dal documento 44/09 pubblicato dalla FEDERCHIMICA ASSOGASTECNICI, un gas inerte è ‘’un gas non tossico che non supporta la respirazione umana e che non reagisce o reagisce in misura minima con altre sostanze. ….. La situazione si fa pericolosa non appena il tenore di ossigeno inalato si riduce a meno del 18 %. In mancanza totale di ossigeno, l’inalazione di soli 1 o 2 respiri di azoto o altro gas inerte causa l’immediata perdita di conoscenza e può causare la morte.’’


A seguito di quanto riportato, è fondamentale installare un impianto di monitoraggio del livello di ossigeno negli spazi in cui sono confinate le bombole. Questo permette agli occupanti e/o ai manutentori di lavorare in sicurezza e, in caso di allarme, di evacuare lo stabile e di evitare il contatto con questa tipologia di gas. 

L’importanza di questa tipologia di impianto di monitoraggio risulta notevolmente sottovalutata, ma potrebbe salvare le persone da intossicazioni e/o addirittura salvare vite umane (non dimentichiamo i casi di Arezzo del 2018 e di Jesolo del 2021).

 

Cosa propone F.I.A.M.M.A.?

FIAMMA propone valutazioni specifiche del rischio connesso alla sottrazione dell’ossigeno diverse per ogni singolo cliente.

Il team di FIAMMA valuta di volta in volta le esigenze del cliente e la conformità dello stabile, ottenendo il massimo rendimento degli impianti di spegnimento e dagli impianti complementari a questo. 

FIAMMA ha realizzato questa tipologia di impianti in numerosi siti:

  • Università di Torino – Locale bombole
  • Università di Venezia – Locale bombole e locali protetti
  • Archivio di Stato di Varallo –  Locale bombole
  • Fastweb – Locale bombole
  • Palazzo della Provincia di Biella – Locale bombole

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