La nostra impresa specializzata nella progettazione e fabbricazione di impiantistica antincendio è stata selezionata per eseguire alcuni interventi di riqualificazione impianto antincendio presso la Biblioteca Universitaria di Scienze Letterarie e Filologiche di Torino.
Nello specifico, si sono rese necessarie le seguenti opere:
- Rifacimento completo dell’impianto di rivelazione incendi
- Collaudo delle bombole dell’impianto di spegnimento a gas inerte (IG01)
- Installazione di un impianto di monitoraggio del livello di ossigeno
- Distribuzione elettrica per alimentare i motorini delle finestre
- Installazione dell’impianto di diffusione sonora vocale ed allertamento emergenze (EVAC)
- Installazione del sistema di supervisione dell’intero stabile
- Opere edili per il risanamento di pareti e soffitti
Di seguito proponiamo il racconto, corredato da immagini fotografiche, di ogni singolo impianto antincendio installato.
Intervento di riqualificazione impianto antincendio: l’impianto di rivelazione incendi
Nell’intervento di riqualificazione impianto antincendio, a seguito delle analisi dei nostri tecnici specializzati, è risultato che l’impianto di rivelazione incendi esistente fosse vetusto e non più funzionante. Si è reso quindi necessario lo smantellamento completo e il rifacimento ex novo sull’intero stabile.
Per la realizzazione è stata applicata applicato la normativa UNI 9795:2021, che prescrive i criteri per la progettazione, l’installazione e l’esercizio dei sistemi fissi automatici di rilevazione e segnalazione allarme d’incendio.
Fiamma ha operato su tutti i piani della struttura, partendo dal piano interrato fino al piano della copertura. Di seguito le planimetrie:
Nel complesso abbiamo eseguito l’installazione di:
- 1 centrale di rivelazione incendi indirizzata a 2 loop
- 2 centrali di spegnimento indirizzate
- 164 rivelatori ottici di fumo indirizzati
- 96 moduli di comando attivazione
- 31 pannelli e targhe ottico acustiche
- 17 pulsanti di allarme incendio manuale
La centrale di rivelazione incendi indirizzata (nella foto a destra) gestisce tutti i sensori ottici di fumo, i moduli di comando attivazione, i pulsanti di allarme e le centrali di spegnimento.
Le 2 centrali di spegnimento (a sinistra nella foto) sono programmate a servizio dei due locali protetti dal gas inerte IG01.
I rivelatori ottici di fumo sono installati in ambiente e nel controsoffitto degli uffici siti al piano primo. Ognuno di loro è riconoscibile dalla centrale di rivelazione tramite un indirizzo e una dicitura univoca. Solitamente, in questa dicitura è riportata la posizione del rivelatore, ad esempio: ‘’sensore corridoio piano terra’’.
I moduli sono elementi che comandano e/o attivano altri dispositivi, ad esempio, una serie di moduli è stata installata per attivare le targhe ottico acustiche presenti nello stabile, altri moduli sono stati installati per lo sgancio degli elettromagneti delle porte EI, altri ancora comandano la chiusura delle finestre perimetrali e permettono la compartimentazione del locale durante la scarica del gas inerte (vedi foto).
I pannelli e le targhe ottico acustiche, comandate dai moduli di attivazione, sono azionate tramite un alimentatore che fornisce alimentazione a 24 V DC.
I pulsanti di allarme manuale sono di colore rosso e sono installati presso tutto lo stabile, in particolare lungo le vie di esodo e in prossimità delle uscite di emergenza.
Tutti i dispositivi sono stati installati da Fiamma Antincendio, numerati e programmati sulla centrale di rivelazione incendi.
Collaudo dell’impianto di spegnimento
Durante il controllo delle bombole, i nostri tecnici specializzati hanno applicato le procedure operative delle normative UNI 15004 (“Installazioni fisse antincendio – Sistemi a estinguenti gassosi”); e UNI 11280 (relativa al controllo iniziale e alla manutenzione dei sistemi di estinzione incendi ad estinguenti gassosi) ed hanno constatato la scadenza del collaudo delle stesse.
Si è provveduto quindi a collaudare le n. 23 bombole di gas inerte IG01 da 140 lt. Leggi il nostro approfondimento dedicato agli impianti di spegnimento a gas inerte.
Tutte le bombole sono installate nel locale deposito del piano interrato, a servizio di due locali da proteggere, e sono suddivise in 2 batterie di bombole:
- una composta da 19 bombole;
- l’altra da 4 bombole.
Ecco alcune foto scattate a fine installazione, dalle quali si notano le nuove valvole di scarica, i nuovi flessibili di scarica e i nuovi collegamenti tra le bombole.
Impianto di monitoraggio del livello di ossigeno
A corredo dell’impianto di spegnimento automatico a gas inerte IG01, nel nostro intervento di riqualificazione impianto antincendio si è resa necessaria l’installazione di un impianto di monitoraggio dell’ossigeno.
Come ben specificato dal documento 44/09 pubblicato dalla Federchimica Assogastecnici, un gas inerte è ‘’un gas non tossico che non supporta la respirazione umana e che non reagisce o reagisce in misura minima con altre sostanze. (…) La situazione si fa pericolosa non appena il tenore di ossigeno inalato si riduce a meno del 18 %. In mancanza totale di ossigeno, l’inalazione di soli 1 o 2 respiri di azoto o altro gas inerte causa l’immediata perdita di conoscenza e può causare la morte.’’.
A seguito di quanto riportato, è fondamentale installare un impianto di monitoraggio del livello di ossigeno negli spazi in cui sono confinate le bombole. Questo permette agli occupanti e/o ai manutentori di lavorare in sicurezza e, in caso di allarme, di evacuare lo stabile e di evitare il contatto con questa tipologia di gas.
Con questa premessa, nel locale interrato della Biblioteca presa in oggetto, abbiamo installato il monitoraggio dell’ossigeno. Questo impianto genera un allarme quando la concentrazione dell’ossigeno scende al di sotto del 18% ed avverte gli occupanti del pericolo e dell’evacuazione.
L’importanza di questa tipologia di impianto di monitoraggio risulta notevolmente sottovalutata, ma potrebbe salvare le persone da intossicazioni e/o addirittura salvare vite umane (non dimentichiamo i casi di Arezzo del 2018 e di Jesolo del 2021).
Impianto EVAC – diffusione sonora vocale e allertamento emergenze
L’impianto EVAC è un sistema di diffusione sonora e ha lo scopo di avvisare gli occupanti della Biblioteca in caso di emergenza. Risponde alla normativa UNI ISO 7240-19:2010. Scopri di più sull’impianto EVAC.
Il sistema EVAC installato è composto da una serie di amplificatori e postazioni microfoniche, entrambi posti nella reception, e dai diffusori sonori posti in tutte le zone dell’edificio.
Sistema di supervisione
Il sistema di supervisione garantisce un monitoraggio costante di guasti e allarmi dell’impianto di rivelazione incendi. Vista la sensibilità del sito, è stato ritenuto di fondamentale importanza per la gestione delle emergenze.
Il sistema di supervisione è composto da un’apparecchiatura che dialoga tra la centrale di rivelazione incendi e il PC di visualizzazione degli eventi. Nello schermo di quest’ultimo si trovano le planimetrie dello stabile e l’indicazione dei dispositivi antincendio installati, con relativo numero identificativo.
Di seguito, la schermata principale del sistema di supervisione visibile in stato di stand-by:
Opere edili
Durante la realizzazione delle opere antincendio, la committenza ha richiesto alcuni interventi edili atti al risanamento di pareti e soffitti dello stabile. Scopri tutti i nostri servizi in campo edile.
Purtroppo, l’edificio presentava numerose macchie di umidità e necessitava di un intervento completo. Di seguito alcune immagini dimostrative: