La sicurezza antincendio garantisce sempre un adeguato livello di protezione, per impedire il divampare di incendi disastrosi o limitarne le conseguenze.
Come sottolineato nell’art.13 del D.Lgs. 139/2006 e s.m.i.:
“una funzione di preminente interesse pubblico diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell’ambiente attraverso la promozione, lo studio, la predisposizione e la sperimentazione di norme, misure, provvedimenti, accorgimenti e modi di azione intesi ad evitare l’insorgenza di un incendio e degli eventi ad esso comunque connessi o a limitarne le conseguenze“.
Che cosa si intende per prevenzione incendi?
La prevenzione incendi è quell’insieme di attività finalizzate a contenere il rischio di incendio, ovvero la probabilità che si verifichi l’evento, portando con sé le inevitabili conseguenze. Spesso disastrose.
Per contenere il rischio si mettono in atto una serie di azioni di prevenzione e protezione, grazie anche all’utilizzo di adeguate misure gestionali.
Il codice di prevenzione incendi identifica nella gestione della sicurezza antincendio (GSA), capitolo S.5, la misura di natura organizzativa e gestionale in grado di assicurare nel tempo un corretto livello di sicurezza antincendio per l’attività.
La gestione della sicurezza antincendio (GSA) rappresenta:
- una misura antincendio organizzativa e gestionale per garantire, nel tempo, un adeguato livello di sicurezza dell’attività in caso di incendio;
- un processo che si sviluppa per tutta la durata della vita dell’attività.
In assenza di un’adeguata manutenzione, il rischio che i sistemi di protezione attiva non siano disponibili oppure non garantiscano le prestazioni progettuali previste è molto alto. Scopri di più sulla manutenzione e assistenza antincendio.
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Autorizzazione ai fini della prevenzione incendi
L’autorizzazione ai fini della prevenzione incendi (C.P.I.: Certificato di Prevenzione Incendi), riguarda una molteplicità di attività sia lavorative sia civili.
Dal 2011, anno di entrata in vigore del DPR n.151 (Nuovo regolamento di prevenzione incendi), è stato emanato un nuovo elenco di attività soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco, classificate in categorie A, B, C, per le quali vi è un obbligo di adeguamento consistente in:
- Ottenimento di parere di conformità sul progetto di adeguamento (ad esclusione delle attività di categoria A)
- Presentazione di SCIA (Segnalazione Certificata inizio attività) basata su asseverazioni e certificazioni del professionista delegato: ingegnere, architetto, geometra o perito edile.
- Rinnovo periodico di conformità antincendio per tutte le attività già in possesso di SCIA
- Eventuale deroga per le attività in cui esistono vincoli per l’adeguamento
Obiettivo principale di questi adempimenti è l’adeguamento alle normative di Prevenzione.
Clicca qui per scoprire come ottenere il Certificato di prevenzione incendi.
Rinnovo certificato prevenzione incendi
Il CPI vale 5 anni, al termine dei quali deve essere rinnovato.
Con l’attestazione di rinnovo periodico di conformità antincendio, prevista dall’art. 5 del DPR 1/08/2011 n. 151, il titolare dell’attività dichiara l’assenza di variazioni delle condizioni di sicurezza antincendio rispetto a quanto in precedenza segnalato con la DIA/SCIA.
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