Esistono diversi tipi di estintori, tra cui gli estintori a polvere.
L’estintore a polvere si compone di un involucro in lamiera d’acciaio ed è pressurizzato con gas inerte o con aria deumidificata a circa 14 bar, che contiene come estinguente polvere chimica, costituita soprattutto da composti salini, come bicarbonato di potassio, per polveri bivalenti classe d’incendio B, C.
Contiene anche solfati di ammonio e fosfato manoammonico, per polveri trivalenti classi di incendio A, B, C. Inoltre addittivato con altre sostanze che trasmettono proprietà di fluidità, resistenza all’umidità, idrorepellenza.
Quando si attiva, soffoca, inibisce le parti incombuste e blocca l’incendio.
Gli estintori a polvere possono essere utilizzati per spegnere qualsiasi tipo di incendio e sono adatti per domare fuochi formatosi da materiali liquidi, ma anche solidi, gassosi e anche da apparecchi elettrici.
Estintore a polvere: cosa fare prima dell’utilizzo
Prima di utilizzare l’estintore a polvere è bene eseguire alcuni passaggi per assicurarsi che lo strumento sia a norma e pronto per l’uso:
- Prima di tutto è bene verificare che il contenuto sia compatibile e adatto alla classe d’incendio sulla quale si agirà;
- È opportuno controllare la pressione di carica attraverso il manometro;
- Un altro step è analizzare l’estintore e individuare eventuali manomissioni sul sigillo di sicurezza, sul tubo e sulla lancia.
Solo dopo aver terminato queste operazioni, è possibile attivare l’estintore a polvere, togliendo la spina di sicurezza, indirizzando il prodotto e intervenendo sull’incendio in atto.
Che cosa spegne l’estintore a polvere e come utilizzarlo
Gli estintori a polvere possono essere utilizzati su alcuni materiali ma evitati su altri.
Quelli sui quali è possibile utilizzarli sono:
- quadri elettrici fino a 1000 V
- materiale di classe A (legno, materie plastiche, carta, tessuti e sostanze di sintesi)
- liquidi infiammabili (gasolio, alcool, benzine e non solo)
- materiali di classe D (tra cui sodio, potassio, alluminio e magnese) solo con polveri speciali
Come utilizzarli in caso di incendio
È bene sapere che l’estintore a polvere si scarica in 8/15 secondi ed opera ad una distanza tra 1 e 2,5 metri.
Gli estintori a polvere possono essere utilizzati nei laboratori ma possono essere controproducenti e danneggiare le apparecchiature elettriche e di laboratorio. Per questo motivo è importante utilizzarli con molta attenzione, considerando anche i posti e il materiale sui quali agiranno.
Dopo aver spento l’incendio, se all’interno di un locale, è importante arieggiare, perché oltre al fumo e alle polveri incombuste, nell’aria si sparge anche la polvere estinguente che proprio perché sottilissima potrebbe essere inspirata insieme ad altre sostanze.
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Dove posizionare gli estintori
La posizione degli estintori è fondamentale per una questione di sicurezza.
Gli estintori devono essere posizionati lungo le via d’uscita e vicino le uscite.
È bene sempre posizionarli in verticale e in punti visibili e accessibili, da evidenziare con una segnaletica idonea.
L’estintore è omologato quando è accompagnato da un certificato di conformità e da un’apposita etichetta che attesta gli estremi di approvazione e punzonatura dell’anno di costruzione e numero di matricola.
Dove smaltire gli estintori
Secondo la normativa, lo smaltimento degli estintori scaduti deve essere eseguito da un’azienda specializzata.
Gli estintori esausti devono essere trattati come rifiuti speciali e devono seguire le procedure di tutela dell’ambiente e della collettività.
Le procedure cambiano in base alla tipologia di rifiuto speciale ma la loro attribuzione inizia sempre con il codice CER.
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